PROMO – Rivarolo: «Partita punto a punto, ultimo quarto da festival delle sportellate»

Studio Fisioterapico Giovanni Gerbino
Ti aiutiamo a ritrovare l’equilibrio per fare ciò che ami.

© Edited by MATTEO CALAUTTI
Share

Vittoria alla prima uscita per Rivarolo in Promozione, vittoriosa al PalaMorante contro la Red Basket di Ovada. La società rivarolese ha pubblicato una simpatica analisi della sfida per mezzo della sua pagina Facebook ufficiale:

Finalmente, dopo 1000 asperità e incertezze, arriva l’esordio nella Promo ligure 17-18 per la compagine capitanata dal prode Catanzaro.
Peccato che il nostro conducator ci abbia lasciato per una mesata di lavoro nella perfida terra di Albione. Ubi maior…Pallino quindi all’ottimo Iacuitti.
Palestra Morante in tutto il suo splendore post ristrutturazione, pubblico delle grandi occasioni, come non se ne vedeva da un po’ di anni.
Non avremmo dato 20 centesimi a Iacui come PR ed invece è riuscito a tirare su una sporta e mezza di gente.
Bene, ora dobbiamo solo fugare i dubbi come coach di sta banda di cinghiali.
Si parte. Pochi secondi e si scaviglia il buon Rivolta.
Dopo pochi minuti si stira anche Luca Ravera.
Bene. Katanga, la terra degli Angli è terra di eretici, ma fai un passo a Canterbury e vedi un po’ che rito usano al posto di accendere un cero alla Madonna. Usalo.
Pazienza. Tutti i vivi all’assalto (cit).
La banda incomincia a prendere ritmo, siamo lì, punto a punto, ma piano piano si passa avanti, soprattutto con l’under Tommy Gun Amoretti e con Plinto Dossena.
Primo quarto : 15-12 per Rivarolo.
Red Basket, pur zeppa di under e giovani virgulti, punta su una zonaccia dei tempi andati.
Ighina pensa sia una dedica e, nonostante l’arido cuore di pietra, si commuove.
Poi ci pensa su e, visto che la prima 2-1-2 l’ha attaccata quando i loro padri si facevano le canne nei cessi della scuola, incomincia a macinare sponde per i compagni per mandare in confusione i giovinastri del basso piemonte.
Ed intanto, nella testa di tutti, echeggiavano ancora le parole del giovedì sera di capo Iacuitti: “sono giovani. Faranno 40 di uomo”. A zona, ci sarebbero stati solo per 35′. O strategos.
Si continua a rosicchiare punticini, sempre davanti.
Si arriva a +11, ma piano piano ci imballiamo e riduciamo il margine a 29-23 all’intervallo lungo.
Nella ripresa continua lo scontro ravvicinato, sempre davanti, ma Rivarolo non riesce a prendere il largo.
Il buon Iacui, sacrificando minutaggio in campo, prova a mettere ordine al branco, ma nei minuti di sospensione la squadra non risponde esattamente con tempeste di neuroni.
Ma si sa, nel mondo minors, la tecnica, se va bene, va a sprazzi, ma anche le sinapsi non è che siano esattamente scintillanti.
E infatti, quale fulgido esempio, si staglia in campo Vale Daga, in teoria in cabina di regia, in pratica vittima di una irrefrenabile trance agonistica per cui passa alternativamente da palle rubate, palleggi da formica atomica in mezzo a 3 avversari e qualche canestro funambolico, ad insensati attacchi e difese Kamikaze, con sistematico trash talking con le 2 guardie mignon avversarie.
Grandissimo cuore, ma la sedia del regista sta là. A prendere polvere. Per ora, va bene il cuore.
Ma intanto si va avanti ed il fil rouge del match è il Gambero che non fischia un beato cazzo da ambo le parti.
Ci si mena della grossa, ma paradosso dei paradossi, i ragazzini del Red menano di più e così rimangano aggrappati a Rivarolo.
Ci lamentiamo vibratamente, dimenticando, come sempre, che non abbiamo davanti giovani arbitri da plagiare (e già lì facciamo cagare), ma una vecchia bagascia del basket ligure, capace di avviare una partita con un : “io ve lo dico, sta partita deve finire alla svelta che c’ho da fare”. Ingenui.
Fine terzo quarto : Sopra 41-36.
L’ultimo quarto prosegue con un misto tra la sagra della salamella ed il festival delle sportellate. Tipico.
La squadra è imballata in attacco, ma i singoli inventano qualche canestrino che ci tiene sempre avanti.
Si svariona qua e là in difesa su blocchi e cambi difensivi, subendo qualche bel canestro avversario e diversi irritanti tiri a manico di secchio, ma resistiamo, recuperiamo qua e là palloni sporchi e puliti e rispondiamo colpo su colpo.
I piemontesi arrivano fino a -2, ma il giovane Amoretti, top scorer del quarto e dell’intero match, regala gli ultimi punti della sicurezza. MVP. Senza storie.
56-49.
Il folto pubblico di genitori e ragazzi delle giovanili Uisp applaude la banda di cinghiali.
Mezzi afoni proviamo a ringraziarli con un urlo per il sostegno. Sembra quasi decente. O forse è venuto una mezza merda. Gente, cinghiali siamo. Mica il coro Monte Cauriol.
Venimmo. Vidimmo. Vicimmo.
Tutti a casa.

La società ha inoltre pubblicato il tabellino dei suoi ragazzi:

RIVAROLO vs RED BASKET 56-49
RIVAROLO: Ravera P. 6, Isidori 2, D’Erba 6, Amoretti 20, Corso, Ravera L., Iacuitti 2, Rivolta, Dossena 11, Ighina 2, Daga 7.

Non dimenticare di prendere attentamente visione del disclaimer del sito, nel quale sono indicati i termini e le condizioni alla cui accettazione sono subordinati l'accesso e la navigazione nel sito stesso. | Don't forget to carefully read the website disclaimer, where there are the terms and conditions which every guest must respect to be allowed to surf the own website.

About Matteo Calautti 3293 Articles
Giornalista, ufficio stampa, social media manager e content creator genovese, nonché "minor" di pallacanestro. Appassionato di sport in ogni sua forma e colore. Esterofilo e curioso osservatore di politica e attualità. Fondatore di Liguria a Spicchi, sito sportivo dedicato alla pallacanestro ligure, nonché autore e conduttore di Liguria a Spicchi TV, in onda su Telenord. Collabora con l’ufficio stampa della Federazione Italiana Vela nel ruolo di social media manager, ricopre il ruolo di Responsabile Comunicazione del Comitato Regionale Liguria della Federazione Italiana Pallacanestro e di reporter per trasmissione calcistica televisiva Dilettantissimo, in onda su Telenord. Cura la comunicazione di attività commerciali e società sportive tra le quali il Ligorna, la terza squadra calcistica di Genova. Formatore nazionale del CISV, associazione internazionale di volontariato di cui è follemente innamorato.