#GENOVA2017 – Analisi della campagna di Cinzia Ronzitti, candidata del Partito Comunista dei Lavoratori

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BIOGRAFIA. Lavoratrice nel settore del commercio e attivista sindacale della FILCAMS CGIL, unica candidata a dichiararsi apertamente comunista.

PUNTI CHIAVE. Una candidatura orgogliosa quella di Cinzia Ronzitti con il Partito Comunista dei Lavoratori. Durante un’intervista video di Giulia Destafanis su La Repubblica, la candidata “rossa” ha risposto così alla domanda circa il cosa significhi essere comunisti nel 2017:

Finché ci saranno problemi legati al mondo del lavoro, finché ci saranno dei problemi legati a precarietà e disoccupazione, agli anziani che non arrivano a fine mese, a discriminazioni sociali di ogni genere, emarginazione sociale, i nostri giovani che non trovano lavoro, non solo ci saremo ma siamo indispensabili con il nostro simbolo del quale non ci vergogniamo.

«Tutte queste cose sono già accadute», continuava la Ronzitti, «e adesso si stanno riproponendo per colpa di partiti che si dicevano di Sinistra e invece hanno tradito il mondo del lavoro». «Gente delusa da una politica che non risponde alle loro richieste», dichiarava durante l’intervista. In aggiunta, l’incipit del programma del PCL chiarisce cosa significhi candidarsi per le Comunali di Genova:

Non ci illudiamo sul fatto che il terreno elettorale possa rappresentare realmente -e di per sé- il terreno dell’emancipazione del mondo del lavoro dallo sfruttamento e dall’oppressione del capitalismo o il terreno per la difesa degli interessi delle masse popolari. Ma riteniamo che anche il terreno elettorale possa dare visibilità e voce alla nostra proposta d’ azione – anticapitalista e rivoluzionaria – facendola conoscere a più ampi settori di massa, e favorendo l’organizzazione attorno ad essa degli strati più coscienti dei lavoratori e dei giovani.

Grande attenzione nel programma viene riservata al tema dell’occupazione. «Genova ha perso 20 mila posti di lavoro negli ultimi anni», affermava la Ronzitti su La Repubblica, aggiungendo che sia quindi «necessario rompere il patto di stabilità per poter far sì che i finanziamenti vengano dati al pubblico». Durante un’intervista video su Fivedabliu, la stessa candidata poneva come una delle tre priorità proprio «la difesa di tutti i posti di lavoro in quanto Genova e non solo in questi anni ha subito un attacco al mondo del lavoro», dichiarando quindi di voler spingere per «nazionalizzare le grosse fabbriche e aziende». «Piuttosto meno lavoro ma per tutti», sempre su Fivedabliu, in quanto è «importante per la dignità dell’uomo in quanto tale». «Io stessa sono in un’azienda del commercio in stato di solidarietà e quindi anche il mio posto di lavoro è quasi appeso ad un filo», chiudeva, aggiungendo che «vivo da vicino questa situazione».

Il secondo punto posto nell’intervista è la difesa della casa, definito come un «diritto di tutti». Il terzo invece è rappresentato dalla sanità, vero e proprio «punto dolente». «Abbiamo ospedali che hanno le strutture e quindi bisogna ristrutturare» spendendo soldi per «assumere il personale che manca». Nel suo programma si indica di voler seguire la strada della «abolizione del finanziamento pubblico alle cliniche private a vantaggio della sanità pubblica e della cancellazione o riduzione dei tickets». Tre punti quindi essenziali nell’idea di Genova del PCL:

Senza casa, lavoro e sanità l’uomo non è libero.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, in specifico l’AMT, secondo la Ronzitti «il servizio pubblico non deve essere privatizzato se no i profitti andrebbero a chi non merita», quindi «non ai lavoratori e non ai genovesi». Discorso analogo per altre partecipate, in quanto la candidata si schiera «anche contro la privatizzazione di AMIU». «Eravamo al fianco dell’AMT durante i loro cinque giorni di sciopero», ricorda in aggiunta durante l’intervista.

Quale quindi la direzione da seguire per perseguire gli obbiettivi del programma? «Vanno annullate le spese faraoniche oggi previste per opere speculative e anti-ambientali», si legge nel programma, «al servizio degli interessi di costruttori e privati», come per esempio il piano Erzelli, l’inceneritore di Scarpino, il Terzo Valico e la Gronda. Il tutto con l’obbiettivo di investire le risorse «in un grande piano di rinascita sociale della città», in grado di «dare lavoro utile a migliaia di disoccupati italiani e immigrati». Ma non solo. Anche «avvio di un piano generale di raccolta differenziata di rifiuti al 70%, riassetto idrogeologico del territorio, potenziamento del trasporto pubblico».

Per quanto riguarda il tema della cultura, nel suo programma il PCL si dichiara a favore della «difesa incondizionata della cultura e del patrimonio architettonico di Genova», con l’intenzione di attuare un «piano di riduzione dei prezzi dei biglietti ai musei pubblici», ma anche un «piano di restauro per i monumenti pubblici» e di «valorizzazione del Centro Storico», il quale deve «diventare un centro di aggregazione e divertimento nel rispetto dei diritti e della sicurezza dei suoi abitanti». Inoltre, la Ronzitti si dichiara nel programma a favore dell’abolizione del «finanziamento pubblico alle scuole private», con l’obbiettivo di «devolvere le risorse così risparmiate all’istruzione pubblica e agli asili comunali».

Un’altro monito, più a respiro nazionale che comunale, è quello di rifiutare il pagamento del debito pubblico a quelli che vengono definiti nel programma come «banchieri strozzini», con l’obbiettivo di nazionalizzare le banche «con piena tutela dei piccoli risparmatori» e di unificarle «in un’unica banca pubblica sotto controllo sociale». Inoltre, il PCL si dichiara contrario alla «applicazione dell’IMU sulla prima casa popolare di abitazione», definita «tanto più insopportabile per chi sta pagando mutui da rapina», applicando così «un prelievo progressivo sulle seconde e terze case». La Ronzitti si dichiara anche favorevole alla «abolizione dei privilegio del Vaticano e della Curia» attraverso il «pagamento dell’ICI per gli immobili non destinati al culto».

Per quanto riguarda infine integrazione e immigrazione, la Ronzitti dichiara nel programma volersi rendere protagonista di un «sostengo istituzionale a tutti i movimenti di lotta contro il razzismo e la xenofobia», nonché «agli interessi dei migranti», al fine di effettuare «una gestione dell’accoglienza dei migranti e rifugiati nel pieno rispetto della loro dignità e diritti», e quindi per «favorire la loro integrazione». Infine, riguardo i diritti civili nel programma si parla di «sostegno economico ai centri anti-violenza e parità salariale tra uomini e donne in tutte le aziende comunali». In chiusura, anche di «riconoscimento dei matrimoni gay e delle coppie di fatto».

«Essendo un partito anticapitalista e rivoluzionario», si legge nel programma,  «intendiamo rovesciare totalmente questo sistema che sta portando la nostra amata città, la nostra amata regione ed il Paese allo sbaraglio nella povertà più assoluta». «Siamo una lista di persone tra le persone», dichiarava la Ronzitti su Fivedabliu, in quanto «abbiamo insegnanti, disoccupati, precari, medici che seguono persone che non possono permetterselo e avvocati che seguono delle persone senza riceve compenso». In sintesi, «una lista di persone per le persone».

BONUS/MALUS 📊

✔️ Attenzione per l’occupazione
✔️ Attenzione per per il sociale
❌ Inesperienza amministrativa
❌ Isolamento ideologico
Utopia riguardo le statalizzazioni

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About Matteo Calautti 3293 Articles
Giornalista, ufficio stampa, social media manager e content creator genovese, nonché "minor" di pallacanestro. Appassionato di sport in ogni sua forma e colore. Esterofilo e curioso osservatore di politica e attualità. Fondatore di Liguria a Spicchi, sito sportivo dedicato alla pallacanestro ligure, nonché autore e conduttore di Liguria a Spicchi TV, in onda su Telenord. Collabora con l’ufficio stampa della Federazione Italiana Vela nel ruolo di social media manager, ricopre il ruolo di Responsabile Comunicazione del Comitato Regionale Liguria della Federazione Italiana Pallacanestro e di reporter per trasmissione calcistica televisiva Dilettantissimo, in onda su Telenord. Cura la comunicazione di attività commerciali e società sportive tra le quali il Ligorna, la terza squadra calcistica di Genova. Formatore nazionale del CISV, associazione internazionale di volontariato di cui è follemente innamorato.