Due settimane fa è stata annunciata una grande novità su Liguria a Spicchi. Trattasi di The Liguria’s Tribune, spazio in cui giocatori, allenatori e addetti ai lavori legati in qualche modo alla pallacanestro ligure racconteranno in prima persona la loro esperienza, aneddoti e storie personali. Ecco quindi il quinto nome: Giovanni Baiardo, coach dell’U18 della Vanoli Cremona e della Sansebasket.
Nato nel 1990 a Genova, Giovanni ha sempre avuto il sangue da coach. Già a vent’anni sedeva sulla panchina dell’ambizioso CAP Genova, in cui ha allenato U13 e U14 ed è stato assistente in U17 e U19. Dopo quattro anni, nel 2014, l’esperienza che gli ha cambiato la vita: l’arrivo alla Stella Azzurra Roma. Nella capitale il coach genovese rimane per quattro anni, in cui si rende protagonista di un’esperienza globale: capo allenatore dell’U14 e della Serie C Gold, assistente in U15, U16, U18, U20 e Serie B. Molteplici le finali nazionali disputate: Bormio 2017 e Porto San Giorgio 2017 quelle che gli regalano le prime grandi gioie. In terra lombarda arriva per lui infatti il primo Scudetto giovanile, ottenuto con l’U14 di un certo capitan Matteo Spagnolo, adesso al Real Madrid. Nella seconda ottiene il suo personale Double con lo Scudetto U15 come assistente. Il 2018 è il suo ultimo anno a Roma, concluso con lo Scudetto U18 da assistente alle finali nazionali di Montecatini Terme e con la vittoria del campionato di Serie C Silver sulla panchina della Fortitudo Roma, avendo la possibilità di allenare da gennaio un campione come David Hawkins. Quest’estate la fine della sua esperienza stellina con l’approdo alla Vanoli Cremona, con cui è stato recentemente impegnato nella Next Gen Cup con l’U18, di cui è capo allenatore. Affidata a lui anche la panchina della Sansebasket in Serie C Gold, società affiliata a Cremona.
La sua rubrica si chiamerà The Coaching Journey. Questo è il suo primo saluto al pubblico:
Ciao a tutti! Sono Giovanni Baiardo e vi racconterò la mia storia, fatta di un sogno e parecchi viaggi, tra Italia ed Europa, per inseguirlo, in nome di quella palla a spicchi che tanto ci fa innamorare quanto impazzire. Basketball never stops!