Dopo una stagione intensa a Follo tra Serie C Silver e DNG, Andrea Padovan ha accettato la sfida di Danilo Caluri alla Tarros La Spezia. Il tecnico goriziano ha rilasciato a Liguria a Spicchi un’intervista in cui parla della sua passata stagione con i Canguri e della nuova avventura a La Spezia.
Quale l’emozione più intensa della passata stagione?
L’anno scorso è stato un susseguirsi di emozioni intense dall’inizio alla fine. Ma, forse, quella più intensa che ho vissuto in modo continuativo era vedere i ragazzi migliorare costantemente come giocatori e come uomini.
Come pensi che sarà l’accoglienza in un derby caldo come quello dello spezzino?
Il derby sarà una partita molto sentita soprattutto da chi lo vive da vent’anni a questa parte. Io credo che sarà onorato sportivamente da tutti come è successo sempre in questi anni.
Cosa ne pensi delle bellissime parole che hanno speso per te due tuoi ex giocatori come Rinaldi e Benites?
L’anno scorso eravamo un gruppo talmente affiatato che tutti avremmo detto le stesso cose di tutti. Ovviamente fa piacere che tra di noi ci sia così tanta stima. Effettivamente abbiamo condiviso molto.
Un obbiettivo su tutti durante la prossima stagione? In una tua recente intervista si è parlato di rendere «simpatica» la squadra.
Uno dei miei compiti sarà quello di rendere “simpatica” la squadra intesa come tecnici e giocatori. Per renderla “simpatica” intendo renderla molto vicina ed affiatata al proprio pubblico.
In cosa la Tarros deve migliorare rispetto alla scorsa stagione? Qual era il giocatore che da avversario ti preoccupava di più?
Credo che non ci possa essere continuità con la squadra dell’anno scorso. Prima di tutto l’allenatore è cambiato. In secondo luogo, la squadra non è la stessa. L’anno scorso tutti i giocatori della Tarros potevano essere pericolosi ma sapere che Santoni al ritorno era infortunato mi aveva dato parecchi grattacapi in meno.