«Vorrei essere anche io così miracolato», Genoa vs Lazio in 15 punti (semiseri)

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© Edited by MATTEO CALAUTTI
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Pubblicato su Il Grifonauta in data 18/09/2017.

Dopo la sfida contro la Lazio di Simone Inzaghi ho deciso di scrivere 15 spunti di riflessione. Eccoli elencati.

1) Adel Taarabt è indiscutibilmente il giocatore di movimento più talentuoso che abbiamo, e sia lodato il Sommo per il fatto che non sia andato via in estate dopo le facili critiche del pubblico nella passata stagione.

2) Non è possibile vedere un giocatore con il mancino di Miguel Veloso che serve palloni solamente in un raggio di due metri e mezzo. E contro la Lazio neanche quello. Ci si deve aspettare di più da uno come lui, e non da oggi. Basti pensare al calcio di punizione dalla sinistra battuto dopo due minuti dall’inizio del secondo tempo. Incommentabile.

3) L’idea che saremmo partiti con una difesa a tre con Luca Rossettini, Nicolás Spolli e Zukanović contro questa Lazio mi ha un pochino fatto rabbrividire. Specie dopo che l’anno scorso contavamo almeno sui vari Ezequiel Muñoz e Nicolás Burdisso. Tempi bui, ragazzi. Tempi bui.

4) A proposito di Zukanović, prova tutto sommato positiva la sua. Ma per favore, mai più cross da sinistra. Contro la Lazio sembrava avere la sensibilità di un hard disk.

5) È un piacere vedere giocare questa Lazio. Fraseggio corto, giocate a memoria e tanta tanta corsa sulla fascia con i vari Dušan Basta, Luis Alberto e Jordan Lukaku, veramente imprendibili in progressione.

6) A proposito di Luis Alberto, quando il brasiliano se n’è andato sulla sinistra contro il povero Aleandro Rosi mi sono tornati alla mente i migliori episodi di Willy Coyote e Beep Beep dei Looney Tunes. Bei tempi quelli.

7) Posso essere sincero? Meglio degli Isaac Cofie e Aleandro Rosi, rispettivamente meglio e peggio del solito, rispetto ad altri giocatori a cui sembra interessare poco o nulla della maglia che indossano. E so di averla detta grossa.

8) Si può dire? Quello di Daniele Orsato è stato uno dei migliori arbitraggi visti nella mia vita al Ferraris. Ha lasciato correre, ha sedato i nervosismi sul nascere, ha dosato i cartellini e soprattutto si è reso invisibile, caratteristica migliore per un arbitro.

9) Sia lodato Mattia Perin per il salvataggio su Lukaku. La rapidità con cui si è alzato in piedi è da fuoriclasse vero. Peccato per l’indecisione sul primo goal, con la palla respinta malamente in mezzo all’area. Ma guai a lamentarsi di lui.

10) Che personalità Pellegri. Non solo per i goal, bensì anche per il modo in cui morde le caviglie degli avversari. Basti pensare al calcetto tirato in pressing per eccesso di agonismo su capitan Senad Lulić.

11) E vedere suo padre, team manager della squadra, piangere a bordo campo è qualcosa che riconcilia con il mondo dello sport.

12) Capitolo Ivan Jurić. Faccio ammenda pubblica per averlo difeso dopo la buona prestazione con la Juventus, pur dopo averlo criticato continuamente nella passata stagione sia tramite questa rubrica sia tramite le nostre puntate sulla trasmissione Grifoni a tempo perso, su Radio Gazzarra. È stato un errore.

13) C’è un problema di fondo. Non esiste in questo momento storico preferire il caparbio Aleandro Rosi a Darko Lazović, sostituire un Cofie protagonista di una prova migliore delle solite, sostituire un energico Ricardo Centurión per inserire non Andrej Gălăbinov (perché?) ma Pietro Pellegri. E pace che l’attaccante classe 2001 abbia messo a segno una doppietta. Chiunque, in questo momento storico, non avrebbe rischiato il ragazzo inserendo il bulgaro.

14) Ho apprezzato il fatto che in conferenza stampa abbia difeso Santiago Gentiletti per il suo grossolano errore, ma non così meno grave di altri fatti da suoi colleghi in zone meno nevralgiche del campo. Ma ha senso nominare questo errore? Il Genoa è stato miracolato pareggiando grazie ad un tiro deviato, grazie ad un goal da campione di Pellegri e per sbaglio stava andando sul 3-2 con Zukanović. Ma ripeto, per sbaglio. Abbiamo meritato di perdere, punto. Genoa sterile e senza idee. 

15) Non per insistere, ma si inventa quando si è dimostrato che lo si può fare. Gasperini lo aveva dimostrato, ed era forse meno presuntuoso.

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Giornalista, ufficio stampa, social media manager e content creator genovese, nonché "minor" di pallacanestro. Appassionato di sport in ogni sua forma e colore. Esterofilo e curioso osservatore di politica e attualità. Fondatore di Liguria a Spicchi, sito sportivo dedicato alla pallacanestro ligure, nonché autore e conduttore di Liguria a Spicchi TV, in onda su Telenord. Collabora con l’ufficio stampa della Federazione Italiana Vela nel ruolo di social media manager, ricopre il ruolo di Responsabile Comunicazione del Comitato Regionale Liguria della Federazione Italiana Pallacanestro e di reporter per trasmissione calcistica televisiva Dilettantissimo, in onda su Telenord. Cura la comunicazione di attività commerciali e società sportive tra le quali il Ligorna, la terza squadra calcistica di Genova. Formatore nazionale del CISV, associazione internazionale di volontariato di cui è follemente innamorato.