Si chiama Francesca Facchini. Nata e cresciuta cestisticamente a Genova, ha esordito in Serie A2 con la NBA Zena prima di sbarcare negli USA per il sogno americano. Due stagioni a Santa Fe Springs con Anello CIF conquistato grazie ad una sua tripla. Attualmente veste la canotta delle Western Mustangs nel College Basketball, in Wyoming. Mercoledì Facchini era al PalaCUS per una sessione di allenamento individuale con Giovanni Pansolin, attuale capo allenatore del CUS Genova e guida tecnica della NBA Zena ai tempi della Facchini.
Il CUS Genova ha pubblicato sul suo canale YouTube ufficiale un’intervista alla giovane cestista italiana. Diversi i temi trattati: dall’Anello conquistato in California alla sua nuova esperienza nel College Basketball, dall’infortunio al crociato alla “dieta” americana.
Mi chiamo Francesca Facchini e sono nata a Genova. Ho iniziato a giocare a basket alla NBA Zena, ho esordito in A2 e ora sono tre anni che gioco negli Stati Uniti. Una grande opportunità per migliorarsi ed imparare diverse culture in un altro continente.
Per due anni ho giocato alla St. Paul High School di Sante Fe Springs, in California ed è stata un’esperienza unica. Il primo anno abbiamo vinto il campionato CIF di un punto, grazie ad una mia tripla allo scadere. D’estate abbiamo ricevuto l’Anello, che purtroppo non ho qua ma che porterò la prossima volta. È stata un’esperienza unica perché ho imparato molto. Mi hanno fatto migliorare come giocatrice ma anche di testa, per prendere le decisioni più giuste in campo e fuori dal campo. Il secondo anno è andato un po’ meno bene perché alla fine di dicembre mi sono rotta il crociato, operandomi il 20 gennaio in Italia. Ho fatto tutta la riabilitazione e poi sono tornata in america e ho finito le superiori.
Dopo le superiori ho avuto la proposta per andare a giocare al college. Infatti ora sto giocando a Western Wyoming e la stagione sta andando abbastanza bene. Dobbiamo ancora un po’ migliorare di squadra perché siamo tutte nuove e non abbiamo mai giocato insieme. Dobbiamo solo migliorare di squadra, individualmente va tutto bene.
L’unica cosa è il cibo. Diciamo che è molto junk food ma mi sto abituando. Mia madre ogni volta mi monitora e in Italia mi mette sotto una dieta ferrea. Quindi dimagrirò. Con l’estate (ride, n.d.r.).